L’idea di museografia

I progetti museografici di Ezio De Felice hanno segnato in modo irripetibile il contributo della scuola italiana alla moderna museografia, dall’immediato dopoguerra all’inizio degli anni settanta.

La sua opera appare straordinaria non solo per la qualità dei risultati, ma anche perché si confronta con un enorme patrimonio artistico, fatto di diversi allestimenti espositivi  in edifici monumentali di diversi stili, epoche ed origini storiche.

Nei progetti museografici De Felice si muove “con estrema cautela”, nel rispetto della architettura che ospita il suo intervento museografico e individua per ogni singola opera d’arte, che il museo dovrà ospitare, una propria dignità espositiva.

De Felice, nel processo di allestimento, valorizza l’opera, inserendola in spazi adatti e studiati caso per caso  a seconda della sua forma, dimensioni e materiali per consentirne una corretta visione.

Ricorre al linguaggio della modernità: a Napoli, a Salerno, a Paestum, a Palermo, il progetto allestitivo è sempre ricco di novità, invenzioni, ricerca di soluzioni aderenti alla cultura architettonica contemporanea.

Uno spirito pienamente moderno che dialoga con le opere d’arte del passato, stimolando la comunicazione tra antico e nuovo.

Particolare attenzione viene infine dedicata allo studio dell’illuminazione delle opere:  colpito dall’efficacia di esperienze museali degli anni ’30, in particolare il Museo Boymans di Rotterdam di A.J. van der Steur, Ezio De Felice afferma il principio dell’utilizzo dell’illuminazione zenitale, utilizzando luce naturale e luce artificiale sapientemente miscelata.

Già nel 1982 De Felice ha chiara l’idea di museo come “mezzo di comunicazione” e non solo come luogo dove custodire il patrimonio artistico, anticipando così un concetto di museo che si è poi affermato solo in epoca recente.

Il modo di affrontare il recupero storico ed insieme funzionale di edifici e complessi monumentali, tanto scientifico nelle analisi e quanto spesso spregiudicato e visionario nelle soluzioni architettoniche ed allestitive, fanno di Ezio De Felice un geniale precursore.

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