Il Premio Nazionale Ezio De Felice per gli studi di Museografia e Museologia è stato istituito nel 2010 per commemorare i dieci anni dalla scomparsa di Ezio De Felice, con l’intento di incoraggiare e valorizzare le ricerche e il talento dei giovani studiosi su questo importante tema.
La Fondazione assegna un riconoscimento in denaro alle tesi di laurea Magistrale, di neolaureati che non abbiano superato i 30 anni di età, che abbiano dimostrato particolari qualità analitiche e metodologiche, e che, con la loro tesi, abbiano contributo a portare idee e proposte originali nel campo degli studi di museografia e di museologia.
Le ricerche presentate in questi anni vanno dalla riorganizzazione di musei esistenti, al recupero ai fini museali di architetture dismesse, e ancora dall’educazione al patrimonio alla fruizione emotiva dell’opera, fino al rapporto fra passato e contemporaneità, fra museo e territorio.
La giuria che valuta i lavori dei giovani studiosi è composta da professori, studiosi e personalità del mondo della cultura tra cui Stefano Baia Curioni, Luca Basso Peressut, Mario Buono, Roberto Fedele, Benedetto Gravagnuolo, Marino Niola, Claudio Strinati e Mariella Utili.
La cerimonia di premiazione ospita lectio magistralis di esponenti del mondo della cultura museale come Sylvain Bellenger, Andrea Viliani, Mario Botta, Salvatore Settis.
Durante la manifestazione, aperta al pubblico, una terna di finalisti illustra i propri lavori, tra i quali la giuria sceglie e proclama il vincitore.
Federica Arcoraci dell’Università Ca’ Foscari di Venezia si è aggiudicata il Premio 2022. La vincitrice ha illustrato il suo lavoro “Ripensare il ruolo delle istituzioni museali per il contemporaneo – una prospettiva critica e dialogica”.
L’edizione del 2019 è stata vinta Sveva Ventre dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, relatore Ferruccio Izzo, con il suo lavoro “Extension Secession. Nuovi spazi per il Padiglione della Secessione Viennese”.
Rosaria Pane dell’Università Alma Mater Studiorum di Bologna, relatrice Tiziana Maffei, si è aggiudicata il Premio 2018 con la Tesi in Comunicazione e Valorizzazione dei Beni Culturali dal titolo “Un racconto che si compie cammin facendo – la comunicazione scritta al Museo A. Casagrande”.
Roberta Iannitti dell’Accademia di Belle Arti di Roma, relatore Michele Humbert, è stata la vincitrice del Premio 2017 con la ricerca “L’espace interieur et exterieur: soglie e metamorfosi nel luoghi dell’arte”.
L’edizione 2016 è stata vinta da Federica Di Foggia della Facoltà Di Architettura – Università Di Roma La Sapienza, relatore Andrea Grimaldi, con un lavoro dal titolo “Tra ricerca e didattica-Riorganizzazione e allestimento del Museo Della Civiltà Romana”.
La prima edizione è stata vinta da Giuseppe Galvan (2010) dell’Università della Campania Luigi Vanvitelli, relatrice Nadia Barrella, con una tesi dal titolo “Museologia – il collezionismo nell’800 in terra di lavoro”.
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